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La grande Pe
cuore matto
Eravamo passati indenni anche attraverso le ultime varianti della CoViD, non ci eravamo più avventurati fuori provincia per evitare la West Nile, avevamo anche schivato con fortuna il Vaiolo delle scimmie, la Peste suina e la Lebbra dei gatti, ma...

Ma giunse finalmente il giorno atteso da tre anni. La Grande Pedalata incombeva, tutti i media ne parlavano, ci sentivamo responsabilizzati, i nostri dirigenti ci avevano inondato di raccomandazioni, eravamo pronti e decisi a tutto e per una volta le previsioni meteo ci avevano azzeccato: giornata splendida, ma avevo un brutto presentimento...

Ed ecco la carovana si muove, preceduta dalle preziose guide indiane, che perlustrano il terreno, pronte ad allertarci nel caso di branchi di lupi, cinghiali inferociti o automobilisti ubriachi.

In testa come sempre il Presidente, tonificato dal prolungato bagno nel Cordevole, al suo fianco il Vice, ieratico, dal possente torace. Poi le schiere degli elettrici, infine, affannati, i pochi muscolari superstiti. Chiude Gianfranco con la ramazza.

Già dopo il primo cavalcavia mi monta una strana nausea, che aumenta con un dolore ingravescente che mi trafigge il petto. Ecco, penso, è arrivata la fine, non sarà mica un infarto ??

Sono preoccupato, immagino già il mio funerale... Ancora nausea, sto male... poi vomito tutto. Capito, è stata la cena :

LA GRANDE PEPERONATA !

(Non perdete le prossime puntate : LA GRANDE GRIGLIATA, LA GRANDE MERINGATA e soprattutto LA GRANDE GRANDINATA olè)